La Serra [2]
La mia Serra (2012)
un vaso, un aiuola poi...
Di li a poco arrivai a costruire una piccola serra, la mia propensione verso il fai da te mi aiuto’ non poco in questo. Con i primi risparmi, quello che rimaneva dall’acquisto di esemplari piu’ o meno comuni, riuscii a metter su un cubo di circa 4 metri per lato. Con sportelli laterali amovibili nei periodi più caldi. Ovviamente, viste le poche risorse optai per listelli in abete per la struttura e ondulina piatta di colore neutro per il rivestimento di tutti i lati (il cui costo si aggira intorno ai 4euro al mq). Il prezzo del plexiglass, del policarbonato e del vetro erano sicuramente qualitativamente migliori ma economicamente proibitivi, inoltre la facilità di fissaggio dell’ondulina semplificò di molto il lavoro. Un po’ per inesperienza un po’ per le ristrettezze economiche mi resi subito conto di 2 errori di progettazione: la poca pendenza del tetto (solo 15 cm sul lato di 4 mt) ma ancor piu’ grave l’altezza del soffitto (appena 2 metri nella parte più alta).
Soprattutto quest’ultima alzava di molto l’umidità relativa della serra favorendo lo sviluppo di muffe e funghi con conseguenti marcescenze delle piante. Non avendo predisposto aperture sul soffitto la circolazione dell’aria, soprattutto quella calda innalzava di molto la temperatura, che nelle giornate piu’ calde ha registrato punte di 50 gradi. Dovetti presto ricoprire il tetto prima con un telo ombreggiante (quelli verdi comunemente in commercio) poi con calce o tinta bianca (biancone). Il biancone fù senza dubbio la soluzione piu’ economica ed efficace tant'è che lo uso tutt’ora. Le temperature all’nterno si abbassarono di 10, 15 gradi rendendo piu’ vivibile la serra ed evitando orribili bruciature spesso indelebili sulle piante. A tal proposito voglio ricordare che la maggior parte delle piante vanno a riposo vegetativo sia per le temperature troppo basse (io tengo come riferimento 8-10 gradi per le painte piu’ sensibili) sia per quelle troppo alte.
Lo spazio nella piccola serra era sempre piu’ ristretto e nell'arco di pochi mesi si rese necessario ampliarla: passai da un ‘cubo’ di 16 mq ad uno di 32 e poi di 48, aggiungendo sempre sezioni modulari di lato 4x4. La serra mi permetteva di anticipare la stagione vegetativa, di vedere le prime fioriture già nei mesi di marzo ma soprattutto di proteggere le piante dalle basse temperature invernali e di poterne regolare le annaffiature. Per le annaffiature visto il numero di piante adottai un sistema di tubature in comune tubo nero da 16mm con applicati ogni 2 mt dei nebulizzatori (è fondamentale effettuare delle prove inquanto la portata e la pressione della rete idrica possono farne variare e di molto il corretto funzionamento. Inoltre mi feci costruire da un amico delle griglie che utilizzai come enormi sottovaso in modo tale che le piante durante le annaffiature non disperdessero tutti i sali dai fori dei vasi ma assumessero le sostanze disciolte nell’acqua dal basso e per capillarità. Inoltre questo sistema favoriva lo sviluppo di radici robuste nelle piante in vaso e la radicazione delle talee.
Purtroppo presto mi dovetti scontrare contro quella è, assieme ai funghi la malattia più comune tra le painte grasse: la cocciniglia. Le alte temperature della bassa serra, le poche annaffiature dettate dalle delusioni nel vedere piante marcire sotto le mie attenzioni e la mancata utilizzazione di antiparassitari facilitarono la proliferazione di coccinigle cotonose negli apparati radicali e di coccinigle a scudetto che bloccarono sino alla morte la crescita delle piante.
L’unico rimedio fu quello di iniziare ad usare acaricidi (prima il Fenix e poi il Malathion). La battaglia non fu indolore, molte piante e alcuni esemplari anche rari della collezione andarono persi. Non permisi mai alle delusioni di abbattermi e di lasciar perdere, anzi iniziai a capire, sperimentare pur di rimetterci qualche pianta e i risultati non tardarono ad arrivare. Le prime piante crebbero e fiorirono. Mi cimentai allora ad impollinare disordinatamente usando un piccolo pennellino da pittore o con dei fili di lana forse con la speranza di creare nuove specie e con la inconsapevolezza che stavo solo ibridando specie che la natura aveva selezionato per millenni.
Di li a poco i fiori si trasformarono in succulenti frutti spesso odorosi (mammillarie) e ricchi di piccoli semi. Iniziai a sperimentare le prime semine e si aprì un nuovo mondo…
La Serra | 25-08-13 09:42 | Visite: 2K
Costruiamo una Serra!
Un progetto reale per costruire la tua Serra
Di seguito vi descrivo come costruire una serra per le nostre piante sul modello della mia. Premetto che questa è una soluzione economica ma funzionale nata dopo vari esperimenti e varie prove. Questo sistema si basa su una struttura in legno e utilizza come copertura l'ondulina piatta di colore neutro. Il legno perchè è un materiale facimente lavorabile e l'ondulina (in fibra di vetro) perchè è più resistente del telo plastificato, leggera e piu' economica del vetro o del policarbonato (costa circa 4euro a mq ed è venduta a rotoli di varie larghezze). Le misure sono dettate dal materiale: 4 mt è la lunghezza standard delle tavole e dei listelli e permette di minimizzare gli sprechi e i tagli. Il tetto potrebbe essere piatto anzicchè leggermente curvo. Il motivo di questa scelta è dettato da 2 motivi: la struttura ad arco è piu' resistente perchè scarica il peso sul perimetro della struttura, inoltre fa si che la pendenza sia doppia rispetto ad un tetto inclinato su un solo lato. Quindi seppur a discapito di un progetto leggermente più complicato è meglio preferire questa soluzione.
Il materiale occorrente per un modulo 4x4mt è:
1. n7 tavole da muratori lunghe 4mt e larghe almeno 15 cm
2. n4 pali a sezione quadrata 8x8cm e lunghi almeno 3 mt
3. n3 listeli da 2,5x4mt (i classici listelli in abete)
4. ondulina piatta colore neutro (1 rotolo da 8mt largo 2mt)
5. viti e rondelle varie
6. predisposizione al fai da te e un po di spazio in giardino!
Il costo del materiale è dettato fondamentalmente dal costo dell'ondulina, il legname è abbastanza economico. Per un modulo di 4x4mt approssimativamente la spesa si aggira sui 150/200 euro.
Procurato il materiale presso un brico o un negozio di edilizia iniziate a disegnare sul terreno un quadrato di 4x4 e fate dei buchi negli angoli profondi almeno 50cm per interrare i pali.
Iniziate a tagliare 2 tavole (le piu' larghe) ad arco. come in figura 1 e fate dei segni ad ogni metro..
Prendete ora le rimanenti intagliatele negli incastri con i listelli e fissatele alle tavole ad arco con viti e colla per legno. (fig 2)
A questo punto fissiamo i listelli che essendo abbastanza fini riusciranno a curvarsi seguendo la curvatura. Aiutatevi con dei morsetti/sergenti e se vedete che fate fatica bagnateli in modo da riusscire a curvarli piu' facilmente. fissateli con le viti e la colla negli intagli.
A questo punto la struttura della copertura è pronta per fissare l'ondulina: si useranno viti e rondelle meglio se in gomma (tipo le guarnizioni or).
Se l'ondulina ha larghezza di 2mt sovrapponete le due strisce almeno 10cm e usate del silicone per sigillare la giunzione (fig 4 e 5).
A questo punto chiamate altri 3 amici e sollevate il tetto per adagiarlo sui 4 pali verticali che avrete precedentemente fissato (fig 6)
Consigli pratici:
a) vi consiglio di considerare un quadrato di 380cm anzicchè di 4 mt, questi 20 cm vi permetteranno di far sovrapporre l'ondulina nellalinea di giuntura per evitare che l'acqua possa penetrarvi.
b) meglio procurarsi della catramina per proteggere la parte interrata dei 4 pali di sostegno
c) fissate i 4 pali di sostegno dopo aver impostato il tetto sopra in modo da essere sicuri che le misure combacino.
NB: informatevi presso il vostro comune, alcune opere hanno bisogno della DIA o della concessione edilizia!
Se hai domande o vuoi consigli inviami una mail: info@unsitodelcactus.it
La Serra | 01-12-11 09:09 | Visite: 29K
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