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Cleistocactus strausii
La pianta della settimana. Scheda tecnica
Famiglia: Cactaceae
Genere: Cleistocactus
Specie: strausii
Sinonimia: Borzicactus strausii, Cephalocereus strausii, Cereus strausii, Denmoza strausii, Pilocereus strausii;
Origine: Sud America: Bolivia
Etimologia: Il genere deriva dal greco κλειστός kleistòs chiuso, serrato e da Cactus, significa: carciofo spinoso. La specie strausii prende il nome dal mercante tedesco L. Straus (1862-1934), appassionato di Cactus e cofondatore della Deutsche Kakteen-Gesellschaft DKG
Descrizione: Cactus eretto con portamento colonnare che può raggiungere anche i due metri o più di altezza e i 4-8 centimetri di diametro.
Inizialmente solitario ma col tempo ramifica dalla base.
Il fusto, ricoperto di fitta peluria bianca è costituito da circa 25 costolature poco profonde, di colore verde chiaro. Lungo le coste sono presenti piccole areole biancastre dalle quali si sviluppano più di 30 spine sottili bianco-argenteo lunghe sino a 2cm. Possono essere presenti sino a 4 spine centrali più lunghe di colore giallo-brunastro.
La fioritura avviene nelle piante adulte (almeno 1 metro di altezza) nella parte apicale del fusto, quello più giovane in primavera/estate. I fiori sono rosso-violaceo, ben appariscenti nel fusto bianco, cilindrici, tubulosi, pelosi e ortogonali al fusto. Possono raggiungere i 10 cm di lunghezza; essi si schiudono leggermente nelle ore diurne per consentire l'uscita degli organi fiorali (gli stami). Questo perchè in habitat gli insetti impollinatori sono notturni.
I frutti sono globosi, di color rosso, si aprono spontaneamente raggiunta la maturità per lasciare cadere i semi, contengono numerosi semi bruno-nerastri.
Coltivazione: E' un cactus abbastanza comune in coltivazione, si trova spesso anche nei classici vasetti da 5cm nei garden. Non è difficile da coltivare a patto che sia esposto in luogo molto luminoso, e se adattato gradualmente anche in pieno sole.
L'esposizione è importante anche per garantire una fitta spinagione che è la caratteristica principale di questa specie. Dove gli inverni sono miti puo' essere coltivata in piena terra in giardini rocciosi all'aperto. Anche se in inverno resiste a brevi gelate è comunque consigliabile evitare temperature sotto i 5°C soprattutto se non vi è una adeguata ventilazione e l'umidità rimane molto alta.
In estate le piante giovani vanno riparate dal sole diretto ma gradualmente si abituano. Dalla primavera all'autunno innaffiare abbondantemente solo se asciutto dalla precedente irrigazione.
Per evitare marciumi al colletto usare sempre terriccio ben drenante, ricco di materia inorganica in modo che si possa asciugare rapidamente e non rimanga troppo a lungo bagnato.
Moltiplicazione: gli esemplari adulti possono essere cimati, e la parte tagliata fatta radicare in primavera.
Foto tratte da: commons.wikimedia.org
Articoli | 06-09-22 11:52 | Visite: 2K
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