Articolo
Islaya islayensis
La pianta della settimana. Scheda tecnica
Famiglia: Cactaceae
Genere: Eriosyce
Nome scientifico: Eriosyce islayensis
Etimologia: Islaya deriva dal nome della provincia di Islay, nella regione di Arequipa (Perù). Qui è stata trovata una popolazione nelle vicinanze di un vulcano, in mezzo ai campi di cenere, e dalle ceneri sono quasi completamente coperte. Il nome botanico di questa pianta ha un origine molto intrigante che se siete interessati potete leggere in questo articolo della Cactus&C.
Origine: Cile settentrionale lungo la costa, fino al Perù meridionale (appena a sud di Lima)
Habitat: Cresce in aree desertiche molto aride su sedimenti minerali, alluvionali, dune di sabbia e pendii esposti al vento sopra l'Oceano Pacifico dove non piove quasi mai e dove per molti giorni dell'anno l'unica fonte di umidità è la condensa dovuta all'evaporazione del mare.
Sinonimia: Eriosyce islayensis, Echinocactus islayensis, Islaya islayensis, Malacocarpus islayensis, Neoporteria islayensis, Parodia islayensis
Descrizione: E' un piccolo cactus con areole molto lanose e spine scure molto variabili.
I fusti sono globosi o cilindrici con epidermide grigio-verde, raggiungono i 15 cm di altezza e 10cm circacm di diametro. L'apice è densamente lanoso. Hanno una ventina di costole basse e ottuse leggermente tubercolate. Nelle coste le areolesono grandi e lanose da bianco crema a grigio-marrone.
Le spine sono di dimensioni e colore variabili, non c'è grossa differenza tra quelle centrali e radiali. Sono di color da bruno-rossastro scuro a nero lucido. Grigie le più vecchie
Produce fiori diurni sin da giovane, imbutiformi, gialli di 2cm di lunghezza e 2cm di diametro, spunatano dalle areole più giovani tra la lana in estate. Quando impollinati producono frutti lunghi fino a 5 cm, a forma di palloncino, da rosato a rosso,
Coltivazione: E' una specie a crescita estiva, seppur molto resistente a lunghi periodi di siccità è incline a marcescenza se coltivata su terreno poco drenante o in ambienti umidi. Crescono lentamente, vanno annaffiate in primavera e in autunno. Vanno esposte a mezz’ombra in estate. Ha una buona tolleranza al calore mentre in inverno patisce se coltivata in posizione poco luminose e con poca ventilazione a temperature superiori ai -5°C.
In primavera, o comunque una volta durante la stagione di crescita nutrire con un fertilizzante specifico per cactus ( a basso titolo di azoto), che includa tutti i micronutrienti e gli oligoelementi. In natura sono piante che vivono in terreni poveri e necessitano di un apporto limitato di fertilizzanti altrimenti sviluppano una vegetazione eccessiva, che viene facilmente attaccata da malattie fungine.
Propagazione: Solitamente è propagato da semi che germinano in primavera entro 1/2 settimane
Articoli | 17-05-22 13:01 | Visite: 755
Ti potrebbe interessare anche:
- 24-11-2024 Didierea madagascariensis
- 16-11-2024 Crassothonna capensis
- 08-11-2024 Sarcocaulon vanderietiae
- 03-11-2024 Euphorbia stenoclada
- 25-10-2024 Crassula deceptor