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Gibbaeum dispar
La pianta della settimana. Scheda tecnica
Famiglia:Aizoaceae
Genere:Gibbaeum
Specie: dispar
Etimologia: Gibbaeum è un genere di circa 16 specie di piccole piante succulente della famiglia delle Aizoaceae , originarie dellaregione del Little Karoo in Sud Africa . Il nome "Gibbaeum" deriva dal latino gibbosus (gobbo). La specie dispar significa invece diseguale, differente, diverso, dissimile
Origine: Il genere Gibbaeum è prevalentemente originario della regione di Little Karoo nella provincia del Capo occidentale , in Sud Africa
habitat: Vivono in aree rocciose di quarzite, dove le loro foglie chiare sono spesso ben mimetizzate e può essere difficile distinguerle dai ciottoli di quarzo. Questi ambienti sono zone molto aride che ricevono solo piogge invernali (giugno - ottobre) comprese tra 100 e 700 mm all'anno.
Sinonimia: Imitaria dispar, Derenbergia dispar, Conophytum dispar, Rimaria dispar, Argeta dispar, Mentocalix dispar
Nomi comuni: dita di struzzo, becco di pappagallo
Descrizione: Sono piccole succulente con coppie di foglie succulente. Le foglie sono rigonfie ed asimmetriche e spesso assumono la forma di piccoli globi. La caratteristica che rende questo genere diverso da Argyroderma sta nel fatto che nel caso dei Gibbaeum le foglie non hanno dimensioni perfettamente uguali. Il colore delle foglie è generalmente verde pallido tendente al grigio. Le foglie sono vellutate al tatto poiché hanno dei peli minuti che le ricoprono. Il fusto è breve quasi assente. Col tempo forma cespi. I fiori, generalmente sono solitari e di un rosa intenso, sono margheriformi e spuntano dal centro delle coppie di foglie. La fioritura avviene da noi solitamente avviene da settembre in poi o comunque quando ci sono condizioni di luce adeguate. I fiori si aprono nel pomeriggio e si chiudono la sera. I frutti sono capsule secche che hanno da 6 a 9 segmenti che contengono numerosi semi grandi meno di 1mm.
Coltivazione: Nonostante siano piante longeve (sino a 20 anni) sono inclini a marciumi se non si rispetta il loro ciclo di vegetazione. Vanno coltivate in terreno drenante e posizione estremamente luminosa. In estate però meglio proteggerle dal sole cocente soprattutto se se le piante non sono state abituate gradualmente. Innaffiare in primavera e autunno abbondantemente ma distanziando le annaffiature per accertarsi che il terriccio sia completamente asciutto. Nei periodi più caldi (luglio e agosto) meglio sospendere completamente le annaffiature. Al massimo si può nebulizzare al mattino ma io preferisco evitarlo. In inverno anche se resistono per brevi periodi a basse temperature bisogna garantirgli sempre un posizione asciutta, luminosa e ben areata.
Riproduzione: per semina anche se le talee non sono impossibili.
Articoli | 08-05-21 07:57 | Visite: 2K
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