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La Cocciniglia cotonosa

Un temibile nemico delle nostre piante grasse

Ad Agosto, molte piante vanno a riposo (estivazione) e le alte temperature, l'ambiente asciutto (dovuto alla sospensione delle irrigazioni) favoriscono la diffusione della cocciniglia.

 

Si tratta di un piccolo insetto bianco da non confondere con la coccinella (che è un insetto buono), la cocciniglia è parente degli afidi ed appartiene alla superfamiglia Coccoidea (Rhynchota Homoptera) e, anche se è piccolo solo pochi millimetri produce rallentamenti della crescita, e danni estetici come macchie ed  ingiallimenti, ma cosa ancor peggiore è che la cocciniglia è spesso precursore di funghi ed altre malattie più gravi.

 

Di cocciniglia cononosa esiste anche quella radicale (Rhizoecus falcifer), invisibile esternamente perchè attacca principalmente l'apparato radicale creando una pruina farinosa bianca. E' visibile solo svasando completamente la pianta e ripulendo le radici dalla terra. Quindi se vedete una pianza avizzire o fermare la crescita apparentemente senza motivo è consigliabile sempre toglierla dal vaso e controllare anche l'apparato radicale.

 

La cocciniglia cotonosa ha un ciclo vitale  che passa per tre fasi: uovo, ninfa, insetto adulto. La maggior parte degli insetti è di sesso femminile e la riproduzione avviene per partenogenesi più di otto volte ogni anno. Se la temperatura ambientale è alta, sopra i 28°C, le femmine depongono più di 150 uova che sono coperte da un batuffolo ceroso. Le uova si schiudono in pochi giorni e le ninfe si muovono per cercare di nutrirsi. Dopo circa un mese le ninfe raggiungono lo stato adulto e possono riprodursi nuovamente dando origine ad una nuova generazione.

 

La cocciniglia è un insetto fitofago che quindi si nutre della linfa della pianta colpita producendo una sostanza zuccherata (melata) che attira atri insetti (le formiche ne vanno ghiotte). La melata e gli altri insetti favoriscono poi, in un secondo momento, la proliferazione di funghi, non è raro infatti che subito dopo un attacco di cocciniglia un cactus marcisca.

 

Solitamente prima di vedere l'insetto si notano i danni alle piante, di solito viene attaccato per primo l'apice vegetativo più tenero, nelle piante con coste molto pronunciate,  spinagione fitta o boccioli si nasconde e si moltiplica rapidamente ed puo' essere più ostinata da eliminare.

 

Se si ha una pianta colpita consiglio come prima cosa di isolarla dalle altre, inizialmente si puo' provare con metodi biologici meno drastici come acqua saponata (circa 20 g di sapone di marsiglia in un litro di acqua) e spruzzare la pianta nelle ore serali ogni 2/3 giorni fino alla scomparsa dei parassiti. Bisogna cercare di spruzzarlo sopra gli insetti perchè agisce solo per contatto ostruendo gli organi respiratori di questi parassiti.

Allo stadio di ninfa é più facile debellarli. Se gli insetti invece sono giá adulti e ben visibili si puo', con un pochino di pazienza, intervenire con un cotton fiock imbevuto di alcool direttamente su ciascun insetto.

 

Un'altra alternativa bio è l'olio bianco minerale (è permesso anche in coltivazione biologica e non serve il patentino), una volta diluito in acqua e nebulizzato sulla pianta, crea un velo sottile in grado di coprire anche gli insetti e le loro uova causandone la morte per asfissia. In generale è preferibile nebulizzarlo la sera, evitare i momenti più caldi e assolutamente non quando c'è il sole altrimenti si rischia di danneggiare la pianta. Solitamente ha un tempo di carenza di circa 2 settimane. Quindi se non ha piovuto e non si è dilavato possiamo ripetere il trattamento dopo circa 14/20 giorni.

 

In alternativa si puo' provare anche una soluzione di 20gr di alcool a 90° (un cucchiaio abbondante) in un litro d'acqua che serve a sciogliere il rivestimento ceroso di questi insetti.

 

Come prevenzione, visto che un nemico naturale della cocciniglia è l'umidità, basterebbe nebulizzare le piante al mattino presto simulando la rugiada. Come al solito pero' l'osservazione, nel giardinaggio e non solo, rimane  la prima arma che abbiamo a disposizione. Dobbiamo continuamente osservare le nostre piante per poter agire al primo segnale o cambiamento che notiamo!

 

Se si vogliono adottare metodi più drastici ovviamente si puo' passare all'attacco con insetticidi chimici facendo ovviamente attenzione a rispettare dosi e precauzioni indicate nella confezione. 

 

Oggi ho fotografato due Echinopsis che avevo abbandonato in un agolo attaccati da Cocciniglia cotonosa, alcuni esemplari erano completamente ricoperti all'apice da formiche ed altri ahimè già marciti.

 

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Malattie e Cure | 02-01-21 18:17 | Visite: 15K

Quest'estate è stato uno strazio. Una echeveria perla di Norimberga dopo averl trattata in tutti i. Modi è morta... Ed ora ho 5 piante isolte, in quaranten

Commento del 21-09-2020 23:54 di Arianna

la cocciniglia è il covid delle nostre piante.....ma cè anche la scudata che è tosta anche lei ...come si toglie dalle cactacee con coste fitte e lunghe?

Commento del 11-10-2020 08:22 di Utente Non Registrato

Quella a scudetto nelle coste profonde la elimino con molta pazienza con uno stecchino e poi nebulizzi con soluzione alcoolica

Commento del 11-10-2020 13:33 di Sergio

Ho provato con successo questa formula. In un barattolo con tre dita di alcool lasciar macerare alcuni mozziconi di sigaretta, con e senza filtro. L’alcool estrarra’ la nicotina. Diluire 1:2 o 1:3 con acqua. Spruzzare ed in due tre gg osserveremo le cocciniglia stecchite.

Commento del 03-01-2021 20:32 di Utente Non Registrato

É interessante grazie. Anche se credo che la nicotina estratta in questo modo sia veramente poca o nulla. Probabilmente l'azione principale l'ha svolta l'alcool che scioglie lo strato ceroso degli insetti

Commento del 04-01-2021 06:52 di Sergio

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