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Le semine
l'esperienza più bella...
L’obiettivo era, come lessi nel libro di G. Lodi, vedere in fiore una pianta da me seminata magari qualche anno prima. I semi erano quasi sempre procurati dalle mie stesse piante, raramente ‘rubati’ da qualche gardencenter o da qualche giardino di amici (quale collezionista/ appassionato non l’ha mai fatto?). La fretta di un giovane inesperto fu la causa di numerosi fallimenti. Ma dopo vare prove, varie miscele di terra e tanti semi iniziai a capire qual’era la strada da seguire (o quantomento almeno una strada). I risultati piu’ soddisfacenti li ebbi dai freschi semi degli astrophytum, sicuramente quelli che germinano più velocemente. Dopo appena una settimana iniziano a germinare e dopo 2 iniziano a spuntare le prime spine. Riguardo le semine ho letto molto anche perché era il momento che mi appassionava di più. In realtà, come per tutto il resto non credo ci siano regole precise, ho provato a seminare su sabbia pura, su cocci di mattone pestato come consigliato da alcuni, su micele con 3 parti di sabbia 1 di foglie e 1 di terra da giardino, con e senza perlite. Ho provato a preparare il terriccio mettendolo nel microonde per eliminare o diminuire la proliferazione di muffe ma è inevitabile con il forte tasso di umidità che serve ai semi per germinare. Ho provato a mettere i semi in frigorifero, c’è chi lo consiglia inquanto lo sbalzo termico favorirebbe la germinazione. Non ho mai avuto un riscontro da questa pratica. Ad oggi uso un terriccio già pronto (quello per bonsai) è assai piu’ comodo, facilmente reperibile e risultati sono discreti. Lo posiziono in piccoli contenitori a cui faccio numerosi forellini (le vaschette del gelato sono ideali), meglio se trasparenti cosicchè possiamo vedere quando il terriccio si asciuga. Le piccole vaschette sono adagiate in dei contenitori più grandi sempre trasparenti con il coperchio. In questo modo posso mettere l’acqua sul fondo e le vaschette piccole con i semi assorbono l’acqua dal basso per capillarità. I primi giorni tengo alta l’umidità lasciando chiusi entrambi i coperchi; sia quello della vaschetta piccola sia quella del grande contenitore che le contiene. Dopo che i primi semi iniziano a germinare inizio ad abbassare l’umidità alzando leggermente il coperchio. E’ fondamentale non lasciar mai asciugare il terreno, all’inizio nemmeno in superficie perché i minuscoli peli assorbenti delle piccole piante si seccherebbero e le piante bloccherebbero la loro crescita sino a quando non ne svilupperanno di nuovi. Un buon fungicida è ahimè necessario: l’umidità costante favorisce lo sviluppo di funghi e le piccole piante marcirebbero. Man mano che le piante crescono si fa asciugare sempre gradualmente il terreno, dapprima solo in superfice e comunque mai del tutto. A differenza delle piante adulte le piccole piantine son molto piu’ delicate non sopportano periodi di secca. Non essendoci regole precise solo numerose prove ed esperimenti fanno capire come regolare le annaffiature e inziare a trattare le piantine da piante ‘adulte’ o quasi. Io tutt’oggi spesso sbaglio rovinando semine intere!
La temperatura consigliata per la germinazione dei semi è di circa 21 gradi ma ho seminato anche con temprature massime di 30 e non ho notato grosse differenze. La condizione necessaria resta l’umidità. La differenza sostanziale è data dallla germinabilità del seme. I tempi variano da specie a specie. Si legge che alcuni semi conservano la germinabilità per anni io comunque preferisco usare sempre semi freschi. Se semino a settembre uso quelli della estate prima. Con semi vecchi raramente ho avuto grandi risultati.
Tra i tanti esperimenti ho costruito anche un germinatoio con materiale di recupero: una resistenza di un vecchio forno, degli specchi riflettenti e delle lampade al neon thrue light. Con un timer regolavo le ore di luce ma restava comunque difficile mantenere il giusto rapporto tra temperatura e umidità.
Ho provato anche a usare il germinatoio con piante adulte, come incubatrice per evitare che andassero a riposo vegetativo durante l’inverno per risparmiare un po di tempo. Volevo forse imitare le grandi serre olandesi riscaldate e illuminate artificialmente che riescono a far crescere le comuni piantine del supermercato (quelle nel vaso da 5,5) in pochi mesi, mentre io impiegavo almeno 4/5 anni per ottenere una pianta della stesse dimensioni.
Dopo pochi mesi, non avendo avuto grossi risultati abbandonai il germinatoio artificiale; funzionava piu’ per far schiudere le uova delle galline e dei germani che per far germinare dei semi. Personalmente preferisco seminare a calore naturale evitando il periodo che va da maggio a luglio; le piccole piante non sarebbero in grado di sopportare la calura estiva.
Le Semine | 25-08-13 09:46 | Visite: 1K
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