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Euphorbia tirucalli
La pianta della settimana. Scheda tecnica.
Famiglia: Euforbiacee
Genere: Euphorbia
Specie: tirucalli
Etimologia: Il nome della famiglia Euphorbiaceae e il nome di genere Euphorbia derivano da un eroe linneo, vale a dire Euforbo, medico del I secolo del re Juba della Mauritania. Si ritiene che abbia usato piante di questo genere come medicinali. Il nome della specie tirucalli invece fu dato da Linneo nel 1753 e deriva dal nome usato dai nativi di Malabar, una regione dell'India meridionale, per chiamare questa pianta.
Nomi comuni: pianta del latte, albero delle matite, siepe di gomma
Origine: Africa nord-orientale, centrale e meridionale
Habitat: Cresce nelle zone aride dell'africa e viene spesso utilizzato per nutrire il bestiame o come copertura e come siepe tra appezzamenti di terra.
Descrizione: è un albero che arriva in habitat arriva sino ai 10 m d’altezza. Ha rami tubiformi, articolati in tanti piccoli segmenti di forma cilindrica. Nei nostri climi si adatta facilmente. Il fusti più vecchi sono legnosi mentre i rami nuovi sono verde brillante o rossastri. Il diamentro varia tra 7 e 15 mm. Nei rami giovani ha foglie piccole, glauche, verdi, presenti solo all'apice delle ramificazioni in accrescimento. I fiori sono gialli, poco appariscenti in grappoli all'apice dei rami corti o negli angoli dei rami.
I frutti sono capsule tripartite di circa 12mm di diametro.
Coltivazione: Si tratta di una pianta relativamente semplice da coltivare. E' resistente alla siccità e molto rustica, motivo per cui è diventata popolare. Gradisce posizione luminosa e substrato ben drenante. Annaffiare regolarmente dalla primavera al primo autunno sempre lasciando asciugare tra una irrigazione e l'altra. In inverno lasciare asciutta. Ricoverare in ambiante asciutto se la temperatura scende sotto i 5°C.
Moltiplicazione: Facile per talea in primavera su substrato sabbioso mantenuto umido. Lasciar asciugare il taglio dopo aver ripulito con acqua tiepida il lattice.
Curiosità: Euphorbia tirucalli è una pianta che produce un lattice velenoso che può, con poco sforzo, essere convertito nell'equivalente della benzina. Per questo motivo negli ultimi decenni è stata studiata principalmente dal chimico Melvin Ellis Calvin per la produzione di biodisel.
In passato si credeva che dal lattice si potesse produrre gomma ma studi recenti hanno smentito tale credenza.
nb: Il lattice di E. tirucalli è estremamente irritante per la pelle e la mucosa ed è tossico. Il contatto con la pelle provoca gravi irritazioni, arrossamenti e bruciore; il contatto con gli occhi può causare dolore severo.
Articoli | 08-06-24 13:16 | Visite: 10K
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