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La nomenclatura in dettaglio:
Nome, cognome e... (come ti chiami)
Famiglia, Genere, specie, sottospecie, varietà, forma, cultivar, field number ecc.
La nomenclatura, in particolare delle piante grasse, ma in generale nella botanica è spesso ostica e complicata ai meno esperti e non solo. E' regolata dal Codice Internazionale per la Nomenclatura delle Piante Coltivate che oltre alla classificazione "standard": Famiglia, Genere, specie e sottospecie definisce altri numeri, sigle e simboli che compongono il nome completo delle piante.
Scopriamo insieme cosa sono sottospecie, varietà, forma, cultivar, field number ecc.
Sottospecie (ssp.). Per sottospecie si indica una pianta con differenze minime, che non sono sufficienti per considerarli una specie a sè.
Esempio: Lithops optica ssp.rubra
Varietà (v. oppure var. - in latino: varietas): Si parla di varietà se le diversità sono già presenti in natura. Rappresentano variazioni spontanee che danno, per esempio, origine a un individuo identico agli altri sotto ogni aspetto tranne che per il colore dei fiori o delle foglie o delle spine. Esempio: Mammillaria densispina var. albispina (spine bianche)
Esempio: Mammillaria bucareliensis v. bicornuta
Mutazione: Le mutazioni sono improvvise alterazioni del patrimonio genetico che si manifestano nella pianta con la produzione di germogli d’aspetto diverso da quelli che porta normalmente. Le mutazioni più comuni nei cactus sono la "fasciazione" o "crestatura" dove la crescita solitamente assume una forma crestata appunto. Il germoglio puòassumere anche fogliame variegato, fiori di colore insolito o un portamento rampicante. Ci sono ancora teorie contrastanti sulle cause delle mutazioni, le cause principali potrebbero essere dovute a cambiamenti ambientali come la temperatura, il terreno ma anche da batteri, ibridazioni disordinate ecc.
Forma (f. o fa): Questo termine spesso utilizzato come sinonimo di mutazione si usa per indicare la diversità tra le piante di una stessa specie in termini di accrescimento. Esempio: Mammillaria elongata forma mostruosa
Cultivar (cv.): Il termine "cultivar" si applica ad un raggruppamento di piante coltivate che si distingue per caratteristiche particolari (morfologiche, fisiologiche, citologiche, chimiche, ecc.), e che attraverso la sua riproduzione sessuale o asessuale, vengono trasferiti di generazione in generazione. Il nome della cultivar è scritto con la prima lettera maiuscola racchiusa tra virgolette semplici e possono essere usati dopo il nome del genere, dopo il nome della specie e senza l'abbreviazione cv.. Spesso se si usa l'abbreviazione cv. si omettono le virgolette.
Esempio: Euphorbia trigona 'royal Red' (Euphorbia trigona cv. royal Red)
Ibridi: Gli ibridi sono piante nate dall’incrocio tra specie diverse, solitamente l’ibridazione avviene tra piante dello stesso genere. Gli ibridi tra piante dello stesso genere hanno genitori dello stesso genere appunto ma di specie diverse, e vengono indicati con una «x» minuscola posta tra il nome generico e quello che definisce l’ibrido. Gli ibridi intergenerici hanno invece genitori appartenenti a generi diversi. Il loro nome generico è dato di solito dalla combinazione di quelli dei genitori ed è preceduto dalla «x» minuscola.
Un classico esempio di ibrido intergenerico è la: X Ferobergia (Leuchtenbergia principis x Ferocactus sp.)
Field Number ('numero di campo'): è un codice alfanumerico univoco che serve a identificare in maniera precisa le piante e racchiude dettagliate informazioni sulla raccolta di campioni in natura a scopo solitamente scientifico. I dati che descrive sono:
- numero e data della raccolta
- nome del raccoglitore/botanico
- informazioni sulla località di raccolta (località, città, stato, nazione, eventuali coordinate geografiche, altitudine
- informazioni generali sull’habitat (tipo di suolo, il numero di individui, le altre specie presenti, ecc.)
- note su particolarità della pianta raccolta che potrebbero non essere evidenti nel campione secco (ad es.: colore dei fiori, aspetto generale, etc.)
- specie (se già nota) o comunque un riferimento per poter distinguere un campione non identificato dagli altri raccolti
Famiglie e Generi | 19-04-17 08:23 | Visite: 8K
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