Articolo
Melocactus erythracanthus
(Melocactus ernestii)
La pianta della settimana. scheda tecnica
Famiglia: Cactaceae
Genere: Melocactus
Nome scientifico: Melocactus ernestii
Sinonimi: Melocactus erythracanthus, Melocactus azulensis, Melocactus interpositus, Melocactus longispinus, Melocactus nitidus, Melocactus oreas ernestii, Melocactus neomontanus, Melocactus deinacanthus, Melocactus mulequensis, Melocactus montanus, Melocactus longispinus, Melocactus deinacanthus, Melocactus florschuetzianus, Melocactus erythracanthus, Melocactus azulensis, Melocactus Ernesti, Melocactus oreas var. longispinus
Nomi comuni: martagone, cactus melone (per via della dimensione)
Habitat: cresce in fessure tra rocce serpentinitiche con pochissima terra
Descrizione: è uno dei più grandi Melocactus, anche le spine sono molto più lunghe degli altre specie del genere (sino a 5/6 cm) color bruno. Cresce solitario, è molto variabile nel colore, nelle dimensioni e nella spinagione. Il fusto è globoso a leggermente conico con 10/13 coste longitudinali. Cresce in altezza sino a 45 cm e 35 cm di diametro. Quando raggiungono la maturità il fusto smette di screscere e sviluppa solo il cefalio cilindrico sull'apice coperto di lana e setole.
Fiori: come per gli altri melocactus produce fiori dal cefalio, sono color magenta piccoli mezzo centimetro. Produce frutti simili a piccoli peperoncini color rosso/magenta che contengono qualche decina di semi sferici (grandi 1mm) neri.
Coltivazione:. Non facile, l'apparato radicale marcisce con facilità e richiede temperature di svernamento non inferiori a 10gradi (meglio 12 o più). Diventa estremamente delicato quando sviluppa il cefalio perchè il fusto e l'apparato radicale praticamente smettono di screscere. Da noi cresce da aprile ad ottobre. E' sensibile sia a lunghi periodi di siccità totale ma soprattutto ai ristagni d'acqua. In estate richiede tuttavia abbondanti annaffiature ma è necessario aspettare che la terra si asciughi tra una irrigazione e l'altra. Si puo' aiutare la crescita con metà dose di fertilizzante una volta al mese solo nel periodo di massima vegetazione.
Richiede vasi piccoli (poco profondi) con poca terra e terreno ben drenante, minerale ricco di pomice o altri inerti che permettano al pane di terra di asciugarsi velocemente. Ha un apparato radicale molto sensibile e fragile quindi evitare rinvasi se non strettamente necessari.
E' difficile salvare un esemplare che ha perso l'apparato radicale a seguito di errate irrigazioni ma si puo' comunque provare facendo asciugare bene, spolverando di ormone radicante e poggiandolo su pomice pura leggermente umida.
L'apparato radicale è debole e generalmente risente di essere rinvasate e può richiedere molto tempo per ristabilire. Predilige posizione molto luminosa e ben areata.
Propagazione: Per seme. Produce numerosi frutt idal cefalio. I semi germinano facilmente tra febbraio e aprile a temperature tra 18e 22 gradi °C
Articoli | 26-10-15 07:00 | Visite: 5K
Ti potrebbe interessare anche:
- 10-01-2024 Consigli per Melocactus bahiensis
- 26-12-2020 Aiuto... Melocactus da salvare!
- 25-05-2020 Melocactus. Gioie e dolori.
- 15-11-2019 Melocactus matanzanus
- 25-12-2023 Buone Feste