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La Fotografia Macro per i principianti

Come ottenere buoni risultati con poche e semplici regole di base

Spesso capita di voler catturare in modo indelebile fioriture o particolari delle nostre piante.

Per utilizzare al meglio la nostra fotocamera e ottenere buoni risultati, anche senza avere macchine professionali o grande esperienza basta conoscere alcune semplici ma fondamentali regole di base.

Quasi tutti i modelli di fotocamera digitale hanno la funzionalità MACRO per le foto di soggetti ravvicinati, che permettono la messa a fuoco di soggetti anche a distanza di pochi centimetri.

Oltre a impostare questa funzione, indispensabile se vogliamo che i particolari siano a fuoco, possiamo fare qualcosa in più. Con la macrofotografia scopriremo quei dettagli delle nostre piante che le rendono così affascinanti.

 

I primi due concetti fondamentali per una buona foto sono:

-la profondità di campo, cioè l’area all’interno della quale i soggetti fotografati sono a fuoco;

-l'esposizione cioè la quantità di luce che raggiunge il sensore digitale (misurata in EV = Exposure Value).

 

 

Profondità di campo, diaframma e tempo di scatto

Come forse già sapete l’esposizione di una foto dipende essenzialmente da 3 fattori: tempo di esposizione (S), apertura di diaframma (A) e la sensibilita’ del sensore o della pellicola alla luce (ISO). 

Queste 3 componenti sono strettamente legate tra loro con la relazione detta "triangolo dell'esposizione". 

In poche e semplici parole possiamo dire che, mantenendo costante la sensibilità e il tempo di scatto, con valori di apertura diaframma bassi (cioè aperture grandi), entra molta luce in modo disordinato e si hanno foto con poca profondità di campo, viceversa con valori di A grandi, che indicano un diaframma molto chiuso, la luce passa in modo più ordinato e pulito con profondità di campo più ampie. 

 

 

Nella macrofotografia si usano aperture ridotte (cioè valori grandi di A, ad esempio maggiori di F5) per avere abbastanza profondità di campo, altrimenti avremo risultati pessimi con solo, ad esempio,  la punta degli stami a fuoco ed il resto del fiore sfocato. Con aperture così piccole però la quantità di luce che colpisce il sensore diminuisce e, per il triangolo dell’esposizione esposto prima e per avere una esposizione corretta diventa quindi necessario aumentare il tempo di esposizione.

Di contro però tempi lunghi produrranno foto poco non nitide, con effetto mosso. Inoltre tempi lunghi non sono adatti a fotografare soggetti anche in leggero movimento come, ad esempio, fiori mossi dal vento. Per di più nel caso delle macro questo problema è amplificato dalle ridotte distanze dal soggetto. In alternativa possiamo sempre aumentare gli ISO o illuminare il soggetto con sorgenti di luce esterne.

 

 

 

Dopo questa breve introduzione teorica vediamo ora qualche consiglio pratico per ottenere buone macro.

 

 

Modalità di scatto

Solitamente anche le digitali compatte più o meno economiche permettono più metodi di scatto:

-AUTO (completamente automatico)

-P program (semi-automatico)

-S a priorità di tempo (imposto il tempo di corretto e la macchina sceglie automaticamente la migliore apertura)

-A a priorità di Diaframma (imposto l'apertura e la macchina sceglie i tempo corretto)

-M manuale (imposti manualmente sia A che S)

Ovviamente la scelta è del tutto personale, personalmente ottengo risultati migliori usando la modalità a priorità di diaframma (A) in cui io imposto solo l'apertura e la macchina sceglie in automatico il tempo di esposizione e ISO. Già con aperture da F/6 in su si ottengono risultati accettabili. Quando ho più tempo a disposizione imposto anche ISO e messa a fuoco manualmente. Per quanto la macchina fotografica possa essere precisa con le macro è quasi impossibile che individui perfettamente il punto grande pochi millimetri che vogliamo mettere a fuoco.

 

Luce

Scegliete una posizione luminosa, meglio una giornata di sole, posizionate la pianta da fotografare non al sole diretto ma in ombra luminosa. A distanza ravvicinata la macchina produrrà inevitabilmente un cono d'ombra sul fiore o su quel particolare che stiamo fotografando. La poca luminosità è un grosso problema che ci costringe ad usare tempi più lunghi dell'otturatore  aumentando quindi il richio di foto mosse e poco nitide.

Difficilmente il flash funziona bene con soggetti ravvivinati perchè, oltre ad appiattire l'immagine, crea false ombre perchè posto solitamente in modo da illuminare bene distanze tra 1 e 5 metri.

Se la luce è comunque scarsa aumentiamo gli ISO. Non troppo però altrimenti le foto risulteranno sgranate e perderanno nitidezza. Valori accettabili sono prossimi a 100.

Se non vogliamo perdere qualità alzando gli iso possiamo ricorrere a fonti di luci esterne (come si fa nei set fotografici). Con faretti a luce bianca ben orientati e/o pannelli riflettenti (bastano anche semplici vassoi in cartone per pasticceria color argento e oro). 

Se proprio vogliamo ottenere risultati da professionista esistono in commercio flash anulari (ring), non sono economici, ma permettono di illuminare in modo uniforme il soggetto anche a pochi cm di distanza. Una soluzione fai-da-te più economica, nata in acquariofilia per fotografare i pesci,  consiste nel creare due tubi riflettenti (carta argentata arrotolata) e disporli a V partendo dal flash della fotocamera (dedicherò un articolo su questo prossimamente).

 

Movimento

Per ottenere un buon risultato posizionate il soggetto al riparo da vento o correnti d'aria. Evitate l'effetto "micro-mosso" dovuto alla pressione del pulsante di scatto valutando la possibilità di effettuare Scatti multipli o utilizzando la funzione autoscatto a 2 secondi. 

In alternativa esiste, se la macchina lo consente, la possibilità di collegare un telecomando per scatto remoto. Io ne ho acquistato uno online a circa 20euro e lo trovo molto comodo. Abbinato al treppiede mi permette di scattare senza muovere il corpo macchina.

 

Sfondo

Particolare attenzione va rivolta anche allo sfondo. Uno sfondo di colore uniforme, infatti, focalizza l'attenzione sul soggetto fotografato facendo sembrare la foto migliore. Per il colore dipende dalle preferenze personali. Alcuni usano sfondi tinta unita blu o neri. Altri grigi sfumati. Personalmente mi trovo bene con un tessuto di panno nero che fisso "al volo" con delle mollette da bucato in base alle circostanze.

Sappiate che per piccole piante ed effetti senza ombre esistono dei kit/set fotografici, che non sono altro che dei cubi da 40, 50 e 60cm smontabili e con fondali intercambiabili. Si trovano facilmente online e costano 30 euro circa. 

In casi particolari, quando il soggetto è molto piccolo, (come ad esempio giovani semenzali), possiamo utilizzare un semplice bicchiere di plastica bianca capovolto a formare un paraluce  a cono e illuminare dall’esterno con una o più luci. Il bianco della luce si diffonderà attraverso la plastica del bicchiere più uniformemente.

 

Altri accessori utili (lenti addizionali Close-UP)

E' bene sapere che in commercio esistono comode lenti addizionali (chiamate anche lenti close-up) che come filtri UV possono essere avvitati all'obiettivo. Non sono altro che una sorta di lente di ingrandimento da 2X, 4X, 8X ecc, che possono essere anche usati in sovrapposizione. Permettono di raggiungere fattori di ingrandimento più elevati grazie alla minore distanza di messa a fuoco raggiunta. Sono molto economici, online si trova il set completo a una decina di euro. Di contro però producono aberrazioni soprattutto lontano dal centro dell'obiettivo.

 

Per gli iscritti la guida completa in PDF è scaricabile gratuitamente dalla sezione DOCUMENTI nell'area riservata. 

Cosa aspettate? non vi è venuta voglia di provare a fare una bella macro? 

Provate e caricate le vostre foto nell'album su www.unsitodelcactus.it!

 
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Articoli | 05-03-24 12:24 | Visite: 5K

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