Siamo ormai a fine marzo, la lunga attesa é finita. Le giornate si stanno allungando, siamo quasi a 12 ore di luce e l'orologio biologico delle piante non sbaglia mai!

Ma quando possiamo essere sicuri di dare la prima bagnata senza rischi? Io uso un piccolo segreto che fará sorridere ma vi svelerò a fine post.

Innanzitutto osserviamo le piante, sono loro come al solito a suggerirci che fare. Se osservati con attenzione gli apici vegetativi sono i primi a darci l'indicazione del risveglio delle piante dal riposo vegetativo. Le giovani spinettae e la nuova epidermide chiara inizierà a spuntare proprio dall'apice, segno che la pianta si sta risvegliando. 

Ovviamente un occhio deve andare anche al meteo, se sono previste belle giornate e temperature miti senza repentini cambi allora è il momento giusto per bagnare. La prima bagnata deve essere generosa ma stiamo attenti ai ristagni. Io preferisco non fertilizzare alla prima perché l'epidermide è troppo rigida e rischia di spaccarsi creando ferite, cicatrici e varchi per malattie.

Azzeccare il momento giusto per dare la prima bagnata é fondamentale per una corretta crescita. Troppo in anticipo si rischia di farle marcire, se troppo in ritardo si rischia di far abortire fioriture e mettere sotto stress la pianta già messa a dura prova dall'inverno.

Ritorniamo al piccolo segreto, come faccio a sapere ogni anno il momento giusto? Lascio che sia la natura a dirmelo. In Sardegna é molto comune nelle campagne e nelle aree verdi un margheritone selvativo, che fiorisce a inizio primavera, qua comunemente e volgarmente chiamato "careganzo" o "caraganzo" (il suo nome botanico é Glebionis coronaria). Ecco questa è la mia sentinella, quando fiorisce é arrivata l'ora giusta!

E tu hai già dato la prima bagnata di quest'anno?