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Le domande più comuni e frequenti sulle piante grasse

Le risposte son meno banali di quanto si creda

Anche se possono sembrare banali ci sono alcune domande sui cactus sulle quali anche google fornisce indicazioni generiche e incomplete che possono creare confusione nei neofiti o a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.

Senza avere la presunzione di chi crede di sapere tutto, provo a dare le "mie" risposte.

Cosa si intende per piante grasse?
Rispondere a questa domanda è abbastanza semplice, in generale ci si riferisce a tutte quelle piante che hanno come caratteristica principale una riserva d'acqua nelle foglie, nel fusto o nelle radici e che quindi sono in grado di sopravvivere anche in caso di più o meno brevi periodi di siccità. Comunemente tendiamo a chiamare succulente quelle piante senza spine e con la riserva d'acqua nelle foglie (esempio Echeveria) mentre le altre spinose piante grasse ma ovviamente questa non è una definizione "botanica". Ogni pianta ha una Famiglia, un Genere ed una specie.

Quanto vive una pianta grassa?
In generale sopravvivono per molti anni, è difficile stabilire una vita media perchè il mondo delle piante grasse è molto eterogeneo. Solo per fare un esempio alcuni esemplari di Saguaro (Carnegia gigantea) vivono più di 200anni!


Qual è la più bella pianta grassa?

Le piante grasse hanno caratteristiche così disomogenee che ce n'è per ogni gusto. La risposta quindi è molto soggettiva, c'è chi apprezza le caratteristiche morfologiche geometriche, le simmetrie le caratterizzazioni di spine e disegni sull'epidermide, le fioriture ecc. Ancora, c'è chi non sopporta le spine e ama solo le piante succulente. A me ad esempio piacciono molto i Lithops (sassi viventi) per la loro evoluzione che le ha portate a mimetizzarsi col terreno per non essere predate, mente la maggior parte si sono evolute mutando le foglie in spine per difendersi e proteggersi. Tra le Cactaceae prediligo gli Astrophytum con i loro tricomi bianchi in contrasto col colore dell'epidermide che formano dipinti geometrici diversi su ogni pianta.


Quanti tipi di piante grasse esistono?

Solo la famiglia delle Cactaceae ha 120 generi generi ed oltre 3000specie. A queste vanno aggiunte sottospecie, varietà, forme e ibridi. Insomma non basterebbero 3 vite per collezionarle tutte!


Come faccio a non far morire una pianta grassa?

Semplice! Basta seguire i consigli di www.unsitodelcactus.it! A parte le battute, l'osservazione é il primo strumento, l'esperienza il secondo. Col tempo si impara a gestire gli elementi fondamentali per la coltivazione: aria, acqua, terra e luce.


Quante volte va annaffiata la pianta grassa?

Una regola generale é bagnare abbondantemente ma solo quando il terreno é completamente asciutto rispettando il periodo di riposo vegetativo.  Mezzo bicchiere di acqua ogni 15 giorni non é una regola corretta! Mentre é sempre vera la formula: "nel dubbio non innaffiare!".


Qual è la pianta grassa più resistente?

Ci sono generi più rustici di altri, solo per citarne alcuni comuni: Ferocactus, Echinocactus, Echinopsis. Altri come Melocactus, Discocactus che tollerano meno errori su innaffiature e temperature minime é meglio coltivarle dopo aver fatto un pò di esperienza.


Che significa regalare una pianta grassa?

La caratteristica comune delle piante grasse é sicuramente la resistenza e la resilienza quindi quando si vuole augurare a qualcuno di tener duro e di affrontare gli ostacoli con coraggio é la pianta giusta da donare. Negli anni si son diffuse molte credenze popolari, forse più dettate dal commercio che da reali fondamenti. Solo a titolo di curiosità ne cito qualcuna:

Sansevieria (Lingua di Suocera): Protezione e purificazione

Sedum: Stabilità e tranquillità

Kalanchoe: Felicità e longevità

Echeveria: bellezza e resilienza

Aloe Vera: guarigione e protezione


Qual è la pianta grassa che porta fortuna?

La Crassula Ovata comunemente nota come Albero di Giada è  spesso indicata tra quelle portafortuna e che sono di buon auspicio e prosperità.

Come faccio a sapere il nome di una pianta grassa?

É il gioco più divertente e anche più ostico. L'ideale é acquistare piante da venditori specializzati già etichettate dalla semina con genere, specie e possibilmente numero di campo. Ma per coltivarle bene spesso basta almeno riconoscere il genere in modo da fornirgli le condizioni più vicine a quelle del suo habitat. Google immagini aiuta parecchio ma puoi scaricare gratuitamente dalla sezione documenti di questo sito i fotolibri per le identificazioni. Una foto però di solito non basta occorre vederne diverse per poterle comparare, basta una esposizione diversa della pianta che il suo aspetto può cambiare.


Dove devono stare le piante grasse?

Partiamo col dire dove non devono stare, in casa e soprattutto in bagno! Le piante grasse devono avere luce tutto l'anno soprattutto in inverno e aria, molta aria, elementi che in casa difficilmente riusciamo a fornirgli correttamente. La posizione ideale é una terrazza o una veranda coperta esposta a sud/est in modo da farle ricevere alcune ore di sole al mattino. Le condizioni ideali rendono le piante più sane e robuste e meno inclini ad essere attaccate da parassiti e altre malattie.


Quali piante grasse possono stare al sole?

Una regola generale che é abbastanza attendibile é quella di guardare le spine, più sono robuste e feroci più saranno piante che sopportano il sole. In ogni caso vanno abituate gradualmente e non spostate repentinamente. Quando si acquista una pianta da una serra o un supermercato é molto probabile che non abbia mai ricevuto luce solare diretta.  In generale il sole diretto del mattino alle nostre latitudini va bene ma in estate, diciamo dalle 12 in poi, il sole cocente e poca areazione possono scottare l'epidermide o peggio ancora lessare quelle  molto succulente.


Quanto tempo può stare una pianta grassa senza acqua?

Dipende dalla riserva d'acqua accumulata. Più son grandi e più resistono. Ho Myrtillocactus geometrizans senza radici e fuori terra sotto ai bancali della serra che sopravvivono anche un anno o più.


Cosa uccide le piante grasse?

L'uomo. L'uomo é il peggior nemico delle piante grasse, sta distruggendo il loro habitat per aumentare i terreni adibiti al pascolo o cementificare. Inoltre, raccogliendo indiscriminatamente esemplari unici o i loro frutti, spesso per immetterli nel mercato illegalmente, sta decimando le popolazioni e avviando molte specie alla loro estinzione. Gli altri nemici sono l'umidità persistente, i terricci torbosi e troppo ricchi e che rimangono bagnati a lungo che causano malattie fungine e marciumi. Tra gli insetti c'è sicuramente la cocciniglia ed il ragnetto rosso.


Come far diventare grandi le piante grasse?

Non tutte le piante diventano grandi, ci sono cactus di 20 anni che hanno un diametro di pochi centimetri. In generale sono piante a crescita lenta ma robuste. Irrigarele nel periodo di vegetazione, posizionarla in luogo luminoso ed areato e fornirgli il giusto terriccio drenante sono le basi per farle crescere in salute. Solo per fare un esempio eclatante tra due piante colonnari, apparentemente simili, il Saguaro (Carnegia gigantea) cresce di pochi millimetri l'anno, la "falsa carnegia" (Pachycereus pringlei) cresce sino a 15cm l'anno.

 

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Articoli | 28-01-25 07:22 | Visite: 53

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