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Crassothonna capensis
La pianta della settimana. Scheda tecnica
Famiglia : Asteraceae
Genere : Crassothonna
Specie: capensis
Nome scientifico: Crassothonna capensis (L.H.Bailey) B.Nord.
Etimologia: Il nome del genere deriva dall'unione del termine latino crassus, che significa "spesso" o "carnoso", e othonna, un termine di origine greca usato in passato per indicare piante del genere Othonna, a cui questa pianta era precedentemente assegnata. Il nome sottolinea la natura succulenta e carnosa delle sue foglie. L'epiteto capensis della specie deriva dal latino e significa "del Capo", un riferimento alla regione del Capo in Sudafrica, che rappresenta l'area geografica di origine di questa specie.
Nome comune: Senecio capensis
Sinonimia: Othonna capensis L.H.Bailey in Cycl. Amer. Hort. 3: 1180 (1901); Othonna crassifolia Harv. in Fl. Cap. 3: 336 (1865), nom. illeg. ; Othonna filicaulis Eckl. ex Harv. in Fl. Cap. 3: 336 (1865)
Origine: Questa specie è endemica della provincia del Capo Orientale nella macchia semi-arida del Karoo e nelle pianure rocciose e secche, spesso nella protezione parziale della vegetazione circostante o delle rocce.
Descrizione: E' una succulenta perenne, dal portamento ricadente o prostrato. Può raggiungere 20-30 cm in altezza e fino a 40-60 cm in larghezza. Le foglie sono carnose, cilindriche o leggermente appiattite, simili a fusi (in america le paragonano a cetriolini). Il loro colore va dal Verde-bluastro al grigiastro, spesso con una patina cerosa. I Fiori sono simili a piccole margherite di color Giallo brillante. Da noi fiorisce in primavera e inizio estate.
Coltivazione: é abbastanza semplice da coltivare a patto che si usi un substrato drenante e in inverno la si ricoveri a temperature minime superiori a 5gradi. Resiste a brevi gelate se completamente asciutta ma al di sotto dei 0 gradi le foglie succulente rischiano di danneggiarsi.
E' meglio coltivarla in ciotole basse anche appese in modo da evidenziare il suo portamento ricadente. In piena terra invece tende ad essere tappezzante.
Deve essere posizionata in luogo luminoso soprattutto in inverno per farle mantenere un aspetto compatto.
In estate meglio proteggerla dal sole diretto nelle ore più calde. Innaffiare dalla primavera all'autunno abbondantemente ma solo quando il terreno é completamente asciutto dalla precedente irrigazione. Teme i ristagni e i terreni che rimangono a lungo bagnati quindi bisogna utilizzare terricci scioli e minerali che non trattengono a lungo l'acqua.
Moltiplicazione: per talea di piccoli fusti con due o tre foglie in primavera
Foto powo.science.kew.org
Articoli | 16-11-24 09:05 | Visite: 51
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