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Coleocephalocereus goebelianus

La pianta della settimana. Scheda tecnica

Nome scientifico: Coleocephalocereus goebelianus

Famiglia: Cactaceae  

Genere: Colecephalocereus

Origine: Brasile (Minas Gerais e Bahia)

Habitat: è endemico delle regioni montuose e rocciose degli stati brasiliani di Minas Gerais e Bahia, dove cresce su pendii rocciosi o su terreni poveri e ben drenati. Le stagioni sono caratterizzate da climi semi-aridi, con forti variazioni tra la stagione secca e quella umida. Le piante sono esposte a pieno sole per gran parte dell'anno, ma sopportano anche momenti di siccità e temperature elevate.

Etimologia: il nome del genere Coleocephalocereus deriva da tre parole greche:  "koleon" = guaina,   "kephale" = testa e "cereus" = cera o candela, comunemente usato per indicare i cactus colonnari.  La specie goebelianus è un omaggio a un botanico o a un collezionista (probabilmente Goebel), in riconoscimento per il suo contributo alla botanica o alla scoperta della pianta.

Descrizione: cactus inizialmente globoso che col tempo diventa colonnare con fusti verdi che possono raggiungere altezze di 1-2 metri, e diametri di 5-10 cm. I fusti hanno costolature ben marcate e ricoperte da spine. Una delle caratteristiche distintive di questo genere, come i Melocactus, è la formazione del cefalio in questo genere laterale, una struttura lanosa e setolosa, solitamente marrone o giallastra, dove si sviluppano i fiori. Il cefalio compare solo quando la pianta è matura dopo diversi anni. I fiori sono notturni, tubolari e di colore bianco o leggermente rosati. vengono prodotti dal cefalio e si aprono di notte per favorire l’impollinazione da parte di pipistrelli e altri animali notturni. Dopo la fioritura, la pianta produce frutti piccoli, globosi e di colore rosso, con polpa succosa che contiene i semi.

Coltivazione: non facile per via della facilità di marciumi e la lentezza nella crescita. Difficilmente in coltivazione arriverà a fiorire perché il cefalio si genera in condizioni ideali difficilmente riproducibili in coltivazione. Richiede molta luce, preferibilmente pieno sole per gran parte della giornata. Durante l’inverno, è consigliabile posizionarlo in un luogo ben illuminato e al riparo da gelate. Cresce meglio a temperature comprese tra 20°C e 30°C di massima durante la stagione di crescita. Durante l’inverno, può tollerare temperature più basse, ma dovrebbe essere ricoverata a  temperature superiori ai 10°C.

Necessita di un substrato molto ben drenato, preferibilmente composto da una miscela di sabbia, inerti come pomice, lapillo e zeolite e una piccola parte di terriccio. Il ristagno idrico deve essere evitato a tutti i costi, per prevenire il marciume radicale.

Durante la stagione di crescita (da noi primavera-estate), l'irrigazione deve essere regolare ma moderata, lasciando che il terreno si asciughi completamente tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno, quando la pianta entra in dormienza, le annaffiature devono essere sospese.

Propagazione: La propagazione avviene principalmente per seme. La germinazione dei semi può richiedere tempo e richiede un substrato ben drenato e caldo. La crescita delle piantine è lenta, ma una volta stabilite, possono svilupparsi in piante mature nel corso di diversi anni.

 

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Articoli | 21-09-24 12:28 | Visite: 105

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