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Plumeria sp.
La pianta della settimana
Famiglia: Apocynaceae
Genere: Plumeria
Specie: Anche se in commercio esistono una varietà di cultivar praticamente infinita le specie principali di questo genere sono: Pudica, Obtusa, Rubra, Filifolia e Stenophylla.
Etimologia: Il nome deriva da un sacerdote e botanico francese: Charles Plumier, che vissuto dal 1646 al 1706, che viaggiò nel Nuovo Mondo documentando molte specie animali e vegetali
Origine: E' una pianta originaria delle aree caraibiche dell'America Centrale
Habitat: la Plumeria è ampiamente coltivata come ornamentale in tutte le aree tropicali del mondo.
Nomi comuni: " Frangipani". Questo nome deriva da una nobile famiglia romana Muzio Frangipani, un marchese del XVI secolo della quale inventò un profumo al profumo di plumeria. Spesso è anche indicata come Pomelia.
Descrizione: Si tratta di piante arbustive, nei paesi tropicali può essere considerato un vero albero perché arriva a 10metri di altezza. Sono prevalentemente decidui a crescita rapida e vigorosa che producono fiori profumati e colorati. Sono disponibili centinaia di cultivar che differiscono per colore e dimensione dei fiori dal rosa, rosso, bianco e giallo.
I fusto sono succulenti, essendo deciduo, le plumerie rimangono prive di foglie da dicembre a marzo (stagione asciutta). Sebbene i rami abbiano un aspetto robusto, tendono ad essere deboli e facilmente spezzabili. Quando si rompe un ramo o si taglia la corteccia, l'albero "sanguina" lattice bianco velenoso, tipico dei membri della famiglia delle Apocyannaceae come gli Oleandri.
Le foglie sono grandi e coriacee, compaiono in primavera e sono lunghe da 15 a 50 cm e larghe da 3 a 7,5 cm a seconda della specie o dell'ibrido. Sono di colore verde e di forma oblunga e sono disposte in modo alternato sui rami.
I fiori sono grandi, profumati, cerosi, larghi circa 5-10 cm e costituiti da cinque petali disposti a forma di imbuto tubolare. Sono raggruppati in grappoli che ne comprendono fino a venti-trenta molto appariscenti. Il colore dei fiori dipende dalla cultivar. I fiori di plumeria sono più profumati di notte per attirare le falene che fungono da impollinatrici.
Frutto: i fiori sono seguiti da baccelli doppi, scuri e coriacei, lunghi fino a 30 cm.
Coltivazione: Sono facili da coltivare a patto che in inverno vengano ricoverati a temperature superiori ai 15 gradi perché teme il freddo, per questo se è allevata in vaso deve essere portata e ricoverata all'interno o in serra fredda. Spesso vengono coltivate dagli amanti dei cactus e delle succulente proprio perchè hanno esigenze colturali simili anche se preferiscono terreni più ricchi. Nella stagione di crescita, dalla primavera, annaffiare generosamente quando il terreno è asciutto, ma non eccedere con l'acqua ed evitare ristagni altrimenti marciranno. Hanno bisogno il pieno sole o almeno mezza giornata o più di sole, in estate però è meglio proteggerle dal nostro sole cocente. La Plumeria perde le foglie quando la temperatura scende sotto i 10°C.
Per garantirgli una crescita uniforme e sana andrebbero rinvasate ogni anno in primavera, usare un buon terriccio e miscelarlo al 50% con inerti (gli stessi delle cactaceae). Generalmente non vanno potate ma nel caso è meglio farlo in primavera mettendo un po di cenere di legna sui tagli.
Propagazione: Per talea in primavera. Tagliare delle punte dello stelo senza foglie e lasciare asciugare la linfa di lattice, quindi spolverare con polvere di ormone radicante e piantare nella sabbia umida.
E' possibile anche la semina ma non si ha mai la certezza del colore del fiore per questo solitamente si moltiplicano effettuando innesti.
Curiosità: i bellissimi fiori profumati vengono usati dagli Hawiiani per realizzare le loro famose collane floreali tradizionali chiamate leis.
La Plumeria è imparentata con l'oleandro, il Nerium oleander, entrambi possiedono una linfa lattiginosa e velenosa quindi fare attenzione nel caso si venisse a contatto con la linfa agli occhi e alle zone sensibili della cute.
Articoli | 29-03-24 09:17 | Visite: 319
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