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Arrojadoa penicillata
La pianta della settimana. Scheda tecnica
Famiglia: Cactaceae
Genere: Arrojadoa (6 specie)
Specie: penicillata
Etimologia: il nome del genere prende il nome dal botanico brasiliano Miguel Arrojado Lisboa (1872-1932) che era sovrintendente delle ferrovie brasiliane all'epoca in cui Britton e Rose descrissero il genere nel1920. La specie deriva da penicíllum: pennello, stilo, matita; per la presenza di organi sottili riuniti a pennello o a forma di bastoncino.
Origine: Brasile. Pernambuco sud-occidentale, Bahia settentrionale e orientale a est della Chapada Diamantina, e nella valle del Rio Jequitinhonha, nella parte nord-orientale del Minas Gerais
Habitat: Cresce in zone semiaride con rocce granitiche, dune sabbiose e terreni sassosi ad altitudini da 200 a 850 metri sul livello del mare. Anche se ancora è abbastanza comune è minacciata da incendi e deforestazione.
Sinonimia: Arrojadoa penicillata, Cephalocereus penicillatus, Cereus penicillatus
Nomi comuni: Coda di volpe (Rabo-de-raposa in portoghese)
Descrizione: Arrojadoa penicillata è un cactus succulento molto ramificato, alto fino a 2 m spesso sostenuto dalla vegetazione circostante o, se cresce in terreni sabbiosi senza sostegni vicini cresce prostrato.
I fiori sono prodotti all'apice da un cefalio lanoso. Gli steli sottili raramente superano i 10 mm di diametro tranne vicino al cefalio dove sono più grossi. Ci sono circa 10 costole poco visibili, basse con areole ravvicinate che portano spine corte e larghe. In ciascuna areola si contano 2/3 Spine centrali bruno rossastre, robuste, rigide, lunghe da 4mm a 30mm. Le Spine radiali sono 8-10, corte max 5mm, molto fini, appiattite contro la superficie.
I fiori come detto spuntano dal cefalio, solitamente a gruppi di 6-12, si aprono durante il giorno, e sono di un bel colore magenta rosato o rosa rossastro, sono grandi fino a 3 cm di lunghezza e 2 cm di diametro.
Coltivazione: Sono cactus che richiedono, vista la loro origine, di un terreno misto minerale ricco ma molto poroso e vasi con un buon drenaggio. Alle nostre latitudini preferiscono una luce intensa ma non sole diretto soprattutto in estate.
La crescita è abbastanza rapida, vegetano da aprile a ottobre, avendo steli molto fini non possono sopportare lunghi periodi di totale siccità. Ma poiché il loro apparato radicale è poco sviluppato tendono ad assorbire poca acqua quindi bisogna stare attenti a non lasciare bagnato a lungo il terriccio.
In inverno resistono se completamente asciutti ed in posizione areata a 5°C di minima e anche a brevi gelate. Meglio però ricoverarle a temperature sopra i 5/8 gradi.
Riproduzione: difficilmente produce frutti/semi perchè fiorisce poco. Si riproduce per talee di fusto.
Articoli | 21-03-23 08:52 | Visite: 793
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